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Un'ottima recensione di Cuban Fires a cura di Alessandro Nobis per il portale #IlDiapasonBlog.

Del compositore ed arrangiatore Adriano Clemente avevo già parlato in occasione dei due precedenti ottimi lavori, il primo dedicato al ”suono” di Charles Mingus (https://ildiapasonblog.wordpress.com/2016/08/11/adriano-clemente-the-mingus-suite/) ed il secondo alla musica cubana, pubblicato nel 2017 (https://ildiapasonblog.wordpress.com/2017/03/20/adriano-clemente-havana-blue/). Ora la Dodicilune / Fonosfere pubblica il seguito di “Havana Blue”, ovvero questo significativo “Cuban Fires” nel quale i suoni cubani e quelli africani del Golfo di Guinea si mescolano e rendono davvero lapalissiana la connessione tra le due sponde dell’Atlantico. La lunga composizione “Fuochi Cubani” suddivisa in due parti che apre e chiude questo nuovo eccellente lavoro di Clemente, è dedicata al trombonista Eduardo Sandoval; qui i fiati cubani, le percussioni africane e caraibiche trovano un perfetto equilibrio con il pianoforte ed il canto yoruba grazie ad un arrangiamento che lascia vedere ed immaginare la storia della musica cubana degli ultimi quattro secoli. Il “resto” del disco sono sei composizioni, scritture che omaggiano i ritmi latini tra mambo, salsa e guajira sempre scritti, arrangiati ed eseguiti con grande rispetto delle radici; insomma siamo lontani dalla musica cubana da “cartolina”, ma adiacenti a quella di Marta Valdes, Mauro Bauza o dei musicisti riscoperti da Ry Cooder. Musica che scalda l’anima ed il cuore subito al primo ascolto, ma che al secondo si rivela in tutta la sua profondità e bellezza. Vien voglia di partire …….

Le musiche di Clemente sono eseguite dall’Akashmani Ensemble, ovvero Thommy Lowry alla tromba, Eduardo Sandoval, trombone, Michel Herrera ed Emir Santa Cruz,ance, Alejandro Falcòn, pianoforte, Roberto “El Chino” Vàsquez, contrabbasso, Eduardo Silverio, Deivys Rubalcaba e Degnis Bofill, percussioni e batteria.

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